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Durante il nostro soggiorno sulla meravigliosa isola di Marettimo, la più lontana delle Egadi, ed a Palermo, la città più frenetica del mondo, una delle cose più memorabili che ho mangiato era anche la più semplice. E’ stato il pane, che era fra i migliori che io abbia mai assaggiato. Appena tornato a casa, mi sono messo a cercare una ricetta. Ne ho trovato una in “The Italian Baker” di Carol Field, e per fortuna avevo portato dall’isola un sacco di semola rimacinata (ingrediente molto difficile da trovare qui in Inghilterra).
Su Marettimo si faceva il pane sotto forma di bastone, ma io ho voluto fare due forme più interessanti della tradizione siciliana, cioè occhi e mafalda. Non sono sicuro fino a che punto ci sono riuscito: la mia pagnotta occhi è meno ricurva che avrei voluto, e la mafalda è un poco tozza. Ma sono stato abbastanza contento del loro aspetto e sapore, e mi potevo immaginare di nuovo sulla nostra terrazza di Marettimo, guardando le acque cristalline del Mediterraneo mentre mangiavo questo gustoso pane con del miele di rosmarino dell’isola.
Avrete forse indovinato già che sono inglese (e mi scuso per eventuali sbagli nel mio italiano), ma sono molto appassionato dell’Italia e soprattutto della Sicilia. Perciò sono lieto di partecipare per la prima volta al contest Dal Piemonte alla Sicilia. Non mi aspetto di vincere, ma mi piace affrontare la sfida di cucinare alcune delle cose che ho tanto apprezzato durante le mie visite in Sicilia. La cucina piemontese mi resta ancora da scoprire!
La Ricetta
- 350g semola di grano duro rimacinata
- 150g farina
- 10g sale
- 15g di lievito di birra fresco o 7 g di quello di azione veloce
- 1 cucchiaino di estratto di malto
- 1 cucchiaio di olio d’oliva
- 300g di acqua tiepida
- 3 cucchiai di semi di sesamo
- 1 cucchiaino di semi di anice
- 2 teglie coperte di carta da forno e cosparse di farina
In una ciotola, mescolare le due farine, il sale, ed il lievito di azione veloce, se lo state utilizzando. Se si utilizza invece il lievito di birra fresco, sfregarlo con le mani per incorporarlo nella farina.
Sciogliere l’estratto di malto nell’acqua tiepida e metterla nella ciotola con l’olio d’oliva. Mescolare finché tutto si incorpora.
Mettere l’impasto su una superficie non farinata ed impastare per 5-10 minuti, finché diventa liscio ed elastico. Formare in una palla, utilizzando il raschietto di pane ed una piccolissima quantità di farina per aiutarvi, se necessario.
Mettere un mezzo cucchiaino di olio nella ciotola e girare l’impasto in questo per ricoprirlo.
Coprire con pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppio di dimensione. Ci vuole circa un’ora e mezza a temperatura ambiente. Io infatti ho lasciato la ciotola in una stanza fresca durante la notte.
Mettere l’impasto lievitato su una superficie leggermente infarinata, schiacciare dolcemente fino ad ottenere un disco di circa 2 centimetri di spessore, quindi riformare in una palla e lasciare riposare per 10 minuti.
Prendete metà dell’impasto e stendere con le mani, formandone una “corda” lungo circa 70 centimetri. E’ più facile formare la corda se c’è poca o nessuna farina sul piano di lavoro. Sollevare la corda frequentemente, perché di solito l’impasto si ritira.
Per formare la pagnotta occhi, avvolgere la corda da tutte e due le estremità in direzioni opposte. Mi dovete credere che questo è più facile di quanto possa sembrare, una volta provato!
Per la mafalda, avvolgere la corda avanti e indietro su se stesso un paio di volte, lasciando circa 15 cm per la “coda” (o la testa?), che si mette di sopra. Non c’è bisogno di fare nulla per farlo aderire al resto della pagnotta.
Mettere le pagnotte sulle teglie. Spennellare con acqua e cospargere con la miscela di semi di sesamo ed anice.
Coprire con un canovaccio e lasciate lievitare fino al raddoppio di dimensioni, circa 1 a 1 1/2 ore.
Preriscaldare il forno a 230C.
Spruzzare le pagnotte leggermente con acqua poco prima di mettere in forno. Cuocere per 10 minuti, abbassare a 200C, poi cuocere per ancora 20 minuti, più o meno.
My Italian Smörgåsbord said:
wow. you have been to Marettimo??? wow.
I have spent one of my best ever summer vacation at the Egadi Islands… and I also fell in love with the local cuisine and… ingredients! how to forget the wild fennel and capers growing everywhere… and the hand-made cous cous. and, sure, the bread. always impressed by your Italian and by your baking skills.
Euan said:
Thank you Barbara. I could have written a whole blog, or even two, about Marettimo, it’s so wonderful. I had to keep reminding myself I was writing about the bread 🙂
quanti modi di fare e rifare said:
Che bei pani!! E che bella la foto di Marettimo colpita dal vento.
Euan, sei bravissima!
Euan said:
Eri rimasta nella coda di approvazione per qualche ragione. Ma adesso la tua approvazione e’ approvata! E molto apprezzata. Grazie mille. Si, tirava un vento fortissimo durante i nostri primi giorni sull’isola. Nessun traghetto arrivava o partiva, regnava la pace (a parte il vento). Fantastico!
c'è di mezzo il mare said:
Sono bellissimi questi tuoi pani, i semi di sesamo e di anice mi piacciono moltissimo
Penso che si possano fare anche con il lievito naturale in coltura liquida (licoli).
Euan said:
Grazie Anna. Per me la miscela di sesamo ed anice e’ “a marriage made in heaven”, ossia “un matrimonio fatto in cielo”. I licoli m’interessano davvero. e forse ci provero’ fra poco.
quanti modi di fare e rifare said:
Che strano, ho lasciato un messaggio ma non lo vedo!
Forse è tra le spam 😉
Euan said:
Io do la colpa a WordPress 🙂 Dovro’ controllare i “settings” (impostazioni forse)
francesca-voglioviverecosi said:
Mi hai fatto venire una gran nostalgia della sicilia…e i Catania dove mi compravo i panini caldi al forno sotto casa….belli ti son venuti.
francesca
Euan said:
Grazie Francesca. Anch’io soffro della nostalgia per la Sicilia.
thelittleloaf said:
Belissimi! I went to Sicily last year and absolutely loved it. Since then I’ve been making bread with sesame seeds as it’s so incredibly delicious. Gorgeous pics and post, although I struggled to understand all the Italian!
Euan said:
Sicily is glorious isn’t it? And there is so much to see and do (and eat!) that I don’t think I’ll ever tire of it. Funnily enough I didn’t use to like sesame but now I’m completely hooked. Sicily’s to blame for that too! The english version of this post will be out soon. I had planned to publish both versions at the same time but I wore myself out doing the Italian one, which had to be in by today. Ci sara’ presto.
batù said:
Il tuo italiano è PERFETTO! scrivi molto meglio di tanti italiani, credimi… ah! Marettimo. Adoro quell’isola insieme a Favignana sono le mie preferite.
Bellissima ricetta, fatta davvero molto bene, i miei complimenti. Buona giornata e grazie per aver partecipato 🙂
Euan said:
Grazie a te Batu’! Anche per me, il ricordo di Marettimo mi fa sospirare. Di piacere sia ben inteso 🙂
unoscoiattoloindispensa said:
Now, I am going to jelous of your Italian! My sister is forever teasing me that I am forgetting mine! Your breads look absolutely beautiful! Good luck in the contest!
Euan said:
Ah but you don’t know how long it took me to write all that Italian! Thanks for the good wishes for the contest. It’s definitely about the taking part for me, as I don’t expect for a minute to beat all the genuine Italian cooks who have entered 🙂
Sally said:
Bravissimo – just pinned those gorgeous looking loaves to my beautiful bread board.
Euan said:
Grazie Sally! You should be able to read about them in English soon 🙂
vickyart said:
sei inglese? scrivi italiano meglio di me 😀 complimenti! sono arrivata al tuo blog grazie al link delle puccette non avevo visto questo pane! adoro le forme di pane particolari lo farò! ciaoo!
Euan said:
Grazie. Si sono inglese. Scrivere in italiano e’ faticoso ma piacevole. Fammi sapere come va con il pane siciliano per te.
spery said:
da panificatrice incallita e da grande stimatrice della cucina sicula, non posso che restare senza fiato innanzi a cotanta bellezza!
buona serata
spery
Euan said:
Grazie! Mi scuso per il ritardo nel rispondere. Ho un nuovo PC (fantastico! tanto veloce) ma tutto e’ andato in tilt per qualche giorno. Ho visitato il tuo blog e trovato delle belle cose. E sono molto lieto di scoprire un altra “mezza pazza” come me. Benche io sia pazzo e non pazza 🙂